La filosofia dell’azienda è sempre stata quella di produrre vini di alta qualità, che fossero espressione del terroir e nel rispetto del territorio. Le dimensioni non troppo estese della proprietà (5 Ha vitati), hanno permesso di portare avanti un lavoro quasi “artigianale”, grazie anche alla presenza costante in vigna degli operatori, che qui lavorano da anni. La presenza di un sito archeologico conferisce all’azienda un fascino particolare, come se la proprietà conservasse nel suolo segreti e conoscenze, che poi restituisse nel tempo attraverso i suoi frutti, grazie al lavoro svolto nel pieno rispetto ed in armonia con la natura.

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La nostra storia

L’azienda vinicola Pagani de Marchi nasce nel 1996, quando la proprietaria Pia Pagani de Marchi originaria di Lugano in Svizzera, insieme al marito decise di impiantare alcune vigne a Casale Marittimo in provincia di Pisa nel podere che aveva acquistato nei primi anni ‘80 come casa vacanze. Originariamente nei terreni circostanti venivano coltivati cereali, ma la passione per il vino francese spinsero Pia e il marito a lanciarsi in una nuova sfida: quella di produrre nella propria terra vino di alta qualità. Nonostante già ai tempi degli Etruschi, come è facile presagire dai reperti trovati nell’azienda, queste zone fossero destinate alla coltivazione della vite, a Casale Marittimo in quegli anni non esisteva alcuna azienda vinicola; nessuno aveva osato impiantare delle vigne. La vendemmia ha inizio generalmente nella prima decade di settembre per il Merlot, nella seconda decade per il Vermentino, nella terza per il Sangiovese e nei primi giorni di ottobre per il Cabernet Sauvignon. Dopo un’accurata selezione dei grappoli al momento della raccolta, le uve vengono portate in cantina per la vinificazione. La macerazione dell'uva avviene in vasche di acciaio di 50 hl con il controllo della temperatura. I tradizionali rimontaggi sono eseguiti manualmente, la fermentazione è spontanea senza lieviti selezionati. La consulenza dell'enologo Attilio Pagli, presente fin dalla nascita dell'azienda, ha dato una precisa impronta per la qualità e la personalità dei vini prodotti. Oltre al vino l’azienda produce del favoloso olio extra vergine di oliva estratto a freddo, ottenuto da olive biologiche colte a mano nei primi giorni di ottobre. Le varietà presenti sono: leccino, frantoio e lazzera.

Una delle scoperte fatte nel sito archeologico fa presagire, che nella zona la coltivazione della vite fosse condotta già al tempo degli Etruschi, più di 2500 anni fa. In una delle tombe presenti, attribuita ad un personaggio facoltoso denominato “Principe Guerriero”, sono stati rinvenuti numerosi strumenti legati alla coltivazione della vite e del vino, come utensili indispensabili per l’aldilà, per colui che era sicuramente un amante del buon vino. Il nome dell’azienda è legato alla famiglia della proprietaria Pia Pagani de Marchi, originaria di Lugano in Svizzera, che acquistò il Podere nei primi anni ‘80 con un annesso di circa 8 ettari nel comune di Casale Marittimo in provincia di Pisa, a pochi km da Volterra, come casa per le vacanze estive. Originariamente i terreni di proprietà venivano coltivati a cereali. Tuttavia, la proprietaria e suo marito, data la passione per i vini francesi, accarezzavano l’idea di poter produrre un proprio vino, e nel 1996 impiantarono il primo vigneto. Nacque così la prima vera e propria azienda vitivinicola nella zona di Casale Marittimo. La scoperta dell’area archeologica si deve ad un evento casuale. Grazie agli archeologi poi è stato possibile ricostruire la storia del Principe Guerriero che è raffigurato anche nel primo vino prodotto dall’azienda a partire dal 2001. Tra i vari reperti rinvenuti, oggi custoditi in vari musei, ai quali poi l’azienda si è legata indissolubilmente, vi è lo “psicopompo”, una papera in bronzo appartenente all’ascia del principe ritrovata all’interno della tomba, che gli Etruschi consideravano una sorta di portafortuna in guerra. L’ascia del principe fu trovata proprio dalla signora Pia, alla quale piaceva assistere agli scavi. Nonostante le intimazioni degli archeologi a non toccare nulla, un giorno la signora Pagani vide l’ascia spuntare fuori dal terreno ed esclamò, estraendola: “Qui c’è qualcosa!!”. Per questo motivo e anche per la sua valenza benaugurale nella produzione del vino, lo psicopompo fu scelto come logo aziendale. La cantina, realizzata nel 2001, risulta quasi invisibile dall’esterno, grazie alla sensibilità della titolare che si preoccupò di non deturpare il paesaggio circostante. Da allora l’azienda produce vini da sempre apprezzati dalla stampa italiana e internazionale. Grazie anche alla tenacia, alla dedizione e all’accoglienza della proprietaria Pia Pagani de Marchi, la cantina è sempre stata vista come un punto di riferimento nella zona e in particolare per i locali (ristoranti ed enoteche) per la produzione di vini di grande qualità. Nel 2021 la proprietaria ha deciso di passare il testimone al figlio Matteo, che seguendo la passione di famiglia, vuole portare avanti il desiderio del padre desiderava: produrre vini pregiati.

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